
È in apertura il nuovo Bando della Regione Toscana a sostegno della ripresa degli investimenti del sistema produttivo delle imprese artigiane, industriali, manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario, finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e quindi a garantire la ripresa delle attività economiche in sicurezza. L’obiettivo è quello di sostenere gli investimenti, in beni materiali e immateriali delle imprese, in questo particolare momento di carenza di liquidità, finalizzata alla ripresa dell’attività imprenditoriale.
Potranno presentare domanda le micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata, nonché professionisti, aventi la sede principale o almeno un’unità locale ubicata nel territorio regionale, operanti nei settori di attività Saranno ammesse soltanto le imprese che a partire dal 1 febbraio 2020 non hanno operato licenziamenti del proprio personale dipendente e che si impegneranno a mantenerlo nei 12 mesi successivi alla comunicazione di ammissione al finanziamento.
L’aiuto sarà concesso nella forma di sovvenzione (contributo in conto capitale), nella misura minima del 40% del costo totale ammissibile sugli investimenti.
Il costo totale dell’intervento di investimento ammissibile va da un minimo di 20.000,00 euro ad un massimo di 200.000,00.
Sono ammesse le spese per:
- interventi sugli immobili: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ampliamento (esclusa la nuova edificazione), eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica, adozione di misure antisismiche;
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, mobili e arredi e altri beni funzionali all’attività di impresa;
- messa in sicurezza dei locali: sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti;
- acquisto di mezzi mobili, strettamente necessari al ciclo di produzione, purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’impianto, immatricolati come “autocarri” e con un rapporto tra potenza del motore espressa in KW e portata del veicolo espressa in tonnellate superiore a 180;
- progettazione e direzione lavori in misura non superiore al 10% dell’investimento complessivo ammissibile.
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